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L'Uomo Gallo

Regia: 

Dario D’ambrosi

 

Cast: 

Celeste Moratti

Dario D’ambrosi

Luca Lionello

Cinzia Carrea

Alberto di Stasi

Carla Chiarelli

Lorenzo Alessandri

Carla Cassola

Gaetano Mosca

Francesca Ritrovato

L’uomo gallo è la storia vera di un bambino handicappato, con una gamba più corta dell’altra, nato in una povera famiglia, viene rinchiuso (praticamente nascosto) in un pollaio a razzolare insieme alle galline, facendo esibizione di se. Crescerà con le galline, identificando le sue funzioni e mansioni con quelle del re del pollaio: il gallo.

Il film, tratto dallo spettacolo teatrale “I Giorni di Antonio” di D’Ambrosi, prende via nel momento in cui lo sfortunato giovane viene accolto nell’ospedale psichiatrico, dove egli naturalmente scopre la dura verità: di non essere un animale e allo stesso tempo di non potersi rifare una vita.

Nella lunga e faticosa degenza nell’istituto psichiatrico entrerà in contatto con quello strambo e disperato universo fatto di personaggi buffi ed emarginati, ognuno con i propri sintomi psicotici ma anche con un enorme carico di umanità. In particolare Antonio stringerà un’intensa amicizia con Giacomo, il suo compagno di stanza, maniaco dell’ordine e della pulizia. Tra loro nascerà un particolare rapporto fatto di silenzi e piccoli gesti di solidarietà. A gestire le giornate nel manicomio ci pensano un’infermiera ed un dottore dai modi algidi ed autoritari, ma che nascondono nell’intimo profondi segni di squilibrio, forse addirittura più gravi e pericolosi di quello manifestati dai pazienti.

Il film è un concerto di anime in pena ma cariche di vitalità e simpatia (saranno numerosi nel film i momenti divertenti). La simpatia dei diversi, troppo spesso calpestata da chi è ritenuto, forse a sproposito, normale, e soprattutto da quelle istituzioni grigie e mastodontiche, colpevoli di schiacciare ogni minimo barlume di umanità.

L’ambientazione calabrese dona al progetto quel carico di suggestioni tipiche del sud. Colori e suoni, paesaggi e persone, unici e rintracciabili soltanto in quella terra. La Calabria come terra di umile bontà, di povertà e accoglienza. Ma anche di disagio e allegria sfrenata. Un luogo di contraddizioni e di magia. L’incanto dei suoi paesaggi, e l’umanità dei suoi abitanti permetteranno di arricchire il film nelle sue due componenti fondamentali: denuncia e poesia.